Agevolazioni e contributi per l’export nazionali e regionali: fiere, TEM, start up ed imprenditoria femminile
Anna Montefinese

La finalità del presente articolo è quella di fornire una panoramica delle agevolazioni a fondo perduto e non, al momento disponibili, rivolte a micro, piccole e medie imprese. Si tratta di bandi selezionati sia con riferimento al territorio nazionale che presenti sul territorio regionale di competenza che vedono tra le principali voci di spesa ammissibili la consulenza in materia di internazionalizzazione ma anche la partecipazione a fiere in presenza o virtuale così come lo sviluppo di azioni di digital export. Per l’Emilia Romagna invece sono disponibili due bandi uno rivolto alle start up e l’altro all’imprenditoria femminile.

Ad ogni modo per tutti i bandi elencati il nostro Gruppo oltre ad occuparsi dell’erogazione della consulenza può supportare le imprese interessate nella presentazione della domanda di richiesta del contributo.

 

BONUS PER L’EXPORT DIGITAL

Continuano ad essere disponibili le risorse previste dal Bando di Invitalia bonus export digitale che è stato esteso anche alle piccole imprese (un’impresa con un numero di dipendenti inferiori a 50 e con un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro).

Il bando si rivolge pertanto alle micro, piccole imprese ed alle reti presenti sul territorio nazionale del settore manifatturiero.

La nostra società, COMMERCIOESTERO SRL, è accreditata come società fornitrice con codice identificativo 4.

Si tratta di un progetto del Ministero degli Esteri e dell’Agenzia ICE che prevede un contributo a fondo perduto di 4.000 euro per soluzioni digitali utili all’internazionalizzazione come ad esempio i servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano.

Tra le principali attività manifatturiere (ATECO C dal 10.00.00 al 33) rientrano:

  • Industrie alimentari
  • Industria del legno e dei mobili
  • Confezione di articoli di abbigliamento, di articoli in pelle e pelliccia
  • Fabbricazione di prodotti in metallo
  • Altre attività manifatturiere: gioielli, macchinari e apparecchiature, stampa, pelle, gomma, plastiche, chimici, elettronica, elettromedicali.

 

Come funziona

Il contributo è concesso in regime de minimis:

4.000 euro alle micro e piccole imprese a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 5.000 euro,

22.500 euro alle reti e consorzi a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 25.000 euro.

La richiesta del contributo può essere presentata direttamente online una volta effettuato l’accesso con SPID.

 

BANDO INTERNAZIONALIZZAZIONE FRIULI VENEZIA GIULIA

Entro il 31 gennaio 2023 è possibile fare richiesta del contributo a fondo perduto destinato a promuovere l’internazionalizzazione dei modelli di attività del sistema produttivo regionale e a favorire i processi di internazionalizzazione digitale finalizzati alla crescita ed all’affermazione sui mercati globali mediante la realizzazione di progetti diretti allo sviluppo della presenza delle stesse sui mercati esteri in relazione all’attività economica esercitata in Friuli Venezia Giulia.

 

BENEFICIARI

Possono richiedere e beneficiare dei contributi per l’internazionalizzazione le imprese aventi sede di svolgimento dell’attività economica nel territorio regionale del Friuli Venezia Giulia, iscritte al Registro imprese, attive e che non sono in stato di scioglimento o liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedure concorsuali, salvo il caso del concordato preventivo con continuità aziendale.

 

PROGETTI, INIZIATIVE E SPESE AMMISSIBILI

I contributi sono concessi ai sensi del Regolamento (UE) 1407/2013 (de minimis) per la realizzazione di progetti di internazionalizzazione. Il progetto dovrà riguardare attività economiche svolte nella sede legale e/o in unità operative del beneficiario, situate in FVG, in cui sono stabilmente collocati personale e mezzi che sono utilizzati per l’esercizio abituale dell’attività di produzione dei beni e servizi in relazione ai quali è presentato il progetto di internazionalizzazione.

Sono ammissibili due tipologie di iniziative:
a) la partecipazione a fiere e esposizioni, attività di promozione, marketing, tutela della proprietà intellettuale, management,
b) l’internazionalizzazione digitale.

In particolare, sono ammissibili le seguenti iniziative:
nel caso di cui alla precedente lettera a)

1) partecipazione a fiere ed esposizioni. Le spese sono ammissibili a condizione che l’evento si svolga all’estero oppure si svolga in Italia e sia inserito, per l’anno di partecipazione da parte del beneficiario, nell’elenco delle manifestazioni fieristiche internazionali certificate predisposto dalla Conferenza delle regioni e province autonome;
2) attività promozionale relativa alle partecipazioni a fiere ed esposizioni, incluso l’utilizzo temporaneo di uffici e sale espositive;

3) partecipazione a incontri business to business limitatamente al prezzo di iscrizione ad eventi di B2B all’estero;

4) realizzazione di attività di promozione e marketing su specifici mercati
5) acquisizione di consulenze e studi di mercato per il conseguimento di nuove conoscenze e capacità internazionali, anche con riferimento alla partecipazione a gare e contratti internazionali;

6) acquisizione di servizi specialistici per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale;
7) acquisizione da società di servizi di Temporary Export Manager (TEM) di servizi professionali di accompagnamento ai processi di internazionalizzazione di impresa per il tramite di TEM;

8) inserimento nell’impresa di personale specializzato in export management (EM) mediante contratto di lavoro subordinato o contratto di collaborazione coordinata e continuativa;
9) attività di scouting e sviluppo internazionale volte all’ampliamento dei rapporti commerciali sui mercati esteri.

nel caso di cui alla precedente lettera b)

1) utilizzo di piattaforme digitali per la partecipazione a eventi fieristici, espositivi e promozionali, nonché a incontri business to business e per lo svolgimento di attività business to consumer;

2) acquisizione di consulenze e studi per l’internazionalizzazione digitale;
3) realizzazione di attività di promozione e marketing digitale;

4) acquisizione di dotazioni tecnologiche per la realizzazione e sviluppo di sistemi di videoconferenza e interazione digitale con i clienti e della fornitura di servizi digitali specializzati;
5) realizzazione di iniziative di commercio elettronico;

6) realizzazione e sviluppo di materiale promozionale digitale e interattivo
7) organizzazione di eventi web-based.

Oltre alle spese sostenute dopo la presentazione della domanda, sono ammissibili a contributo anche le spese sostenute a decorrere dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello di presentazione della domanda: nel caso in cui la domanda sia presentata dal 1° gennaio 2023 saranno considerate ammissibili soltanto le spese sostenute dal 1° gennaio 2022.

LIMITI ALL’AMMONTARE E INTENSITÀ DEL CONTRIBUTO

L’intensità massima del contributo è pari al 50 per cento della spesa ammissibile, salvo che il beneficiario abbia richiesto un’intensità minore.

L’ammontare massimo del contributo concedibile è pari a 100.000,00 euro.

Il limite minimo di spesa ammissibile è pari a 15.000,00 euro.

 

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

La domanda di contributo è presentata alla Camera di commercio territorialmente competente ai fini dell’ammissione all’articolazione della graduatoria relativa al territorio provinciale nel quale è stabilita la sede di svolgimento dell’attività economica, nel rispetto dei termini e delle modalità stabilite con il Bando 2022/2023.

Ai sensi del Bando 2022/2023 le domande possono essere presentate alla Camera di commercio territorialmente competente, esclusivamente tramite PEC entro le ore 16.00 del 31 gennaio 2023.

 

BANDO INTERNAZIONALIZZAZIONE FROSINONE – LATINA

La Camera di Commercio Frosinone Latina ha predisposto il Bando Internazionalizzazione – Anno 2022 a sostegno delle imprese delle province di Frosinone e Latina con l’intento di rafforzare la loro capacità di operare sui mercati internazionali, assistendole nell’individuazione di nuove opportunità di business nei mercati già serviti e nello scouting di nuovi o primi mercati di sbocco.

L’Ente camerale si propone di promuovere la competitività delle Micro, Piccole e Medie Imprese di tutti i settori economici attraverso il sostegno all’acquisizione di servizi per favorire l’avvio o lo sviluppo del commercio internazionale, anche attraverso un più diffuso utilizzo di strumenti innovativi, utilizzando la leva delle tecnologie digitali.

L’obiettivo è di realizzare azioni di immediato supporto alle imprese, attivando voucher utilizzabili come contributi assegnati a copertura parziale delle spese sostenute per l’acquisizione di servizi

Le risorse complessivamente stanziate dalla Camera di Commercio a disposizione dei soggetti beneficiari ammontano a € 300.000,00. Le agevolazioni saranno accordate sotto forma di voucher, che avranno un importo unitario massimo di € 15.000,00.

Le attività devono essere realizzate a partire dal 1° gennaio 2022 e fino al 15 luglio 2023. Inoltre, per essere ammessi al contributo, le spese ammissibili ed effettivamente sostenute devono comunque essere pari o superiori all’importo minimo di € 4.000,00.

Le richieste di voucher dovranno essere inviate, a pena di esclusione, attraverso lo sportello on line “contributi alle imprese”, all’interno del sistema Webtelemaco di Infocamere – Servizi e-gov, entro il 28 aprile 2023.

É prevista una procedura valutativa a sportello secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande. Oltre al superamento dell’istruttoria amministrativo-formale è prevista una valutazione di merito relativa all’attinenza della domanda con gli ambiti di attività a sostegno del commercio internazionale.

 Ambiti di attività

Gli ambiti di attività a sostegno del commercio internazionale ricomprese dovranno riguardare a titolo esemplificativo percorsi di rafforzamento della presenza all’estero, quali ad esempio:

– i servizi di analisi e orientamento specialistico per facilitare l’accesso e il radicamento sui mercati esteri, per individuare nuovi canali, ecc.;

– i servizi di assistenza specialistica sul versante legale, organizzativo, contrattuale o fiscale legato all’estero, anche con specifico riferimento alle necessità legate all’emergenza sanitaria da Covid-19;

– l’accrescimento delle capacità manageriali dell’impresa attraverso attività formative a carattere specialistico (anche a distanza);

– lo sviluppo delle competenze interne attraverso l’utilizzo in impresa di temporary export manager (TEM) e digital export manager in affiancamento al personale aziendale.

 

BANDO VOUCHER INTERNAZIONALIZZAZIONE – ANNO 2022 LECCE

La Camera di commercio di Lecce, al fine di agevolare la più ampia partecipazione possibile delle imprese salentine, ha prorogato la scadenza del Bando al 20 gennaio 2023.

Il bando propone come finalità quella di promuovere la competitività delle Micro, Piccole e Medie Imprese di tutti i settori economici attraverso il sostegno all’acquisizione di servizi per favorire l’avvio o lo sviluppo del commercio internazionale, anche attraverso un più diffuso utilizzo di strumenti innovativi, utilizzando la leva delle tecnologie digitali.

Gli ambiti di attività a sostegno del commercio internazionale dovranno riguardare percorsi di rafforzamento della presenza all’estero, specificatamente:

– servizi di analisi e orientamento specialistico per facilitare l’accesso e il radicamento sui mercati esteri, per individuare nuovi canali, ecc.;

– potenziamento degli strumenti promozionali e di marketing in lingua straniera, compresa la progettazione, predisposizione, revisione, traduzione dei contenuti di cataloghi/ brochure/presentazioni aziendali;

– ottenimento o il rinnovo delle certificazioni di prodotto necessarie all’esportazione nei Paesi esteri o a sfruttare determinati canali commerciali (es. GDO);

– progettazione, predisposizione, revisione, traduzione dei contenuti del sito internet dell’impresa, ai fini dello sviluppo di attività di promozione a distanza;

– realizzazione di attività ex-ante ed ex-post rispetto a quelle di promozione commerciale (compresa quella virtuale), quali: analisi e ricerche di mercato, per la predisposizione di studi di fattibilità inerenti a specifici mercati di sbocco; ricerca clienti/partner, per stipulare contratti commerciali o accordi di collaborazione; servizi di follow-up successivi alla partecipazione di fiere ed eventi all’estero per finalizzare i contatti di affari.

– realizzazione di attività di protezione del marchio dell’impresa all’estero;

– servizi di assistenza specialistica sul versante legale, organizzativo, contrattuale o fiscale legati all’estero, con specifico riferimento alle necessità di riposizionamento commerciale;

– partecipazioni a fiere all’estero

Le agevolazioni saranno accordate sotto forma di voucher, che avranno un importo unitario massimo di euro 5.000,00. L’entità massima dell’agevolazione non può superare il 50% delle spese ritenute ammissibili.

 

BANDO DI REGIONE LOMBARDIA A SOSTEGNO DELLE STRATEGIE DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI

Dal 7 febbraio per le imprese lombarde sarà possibile accedere alla Linea Internazionalizzazione relativa al rafforzamento della capacità competitiva delle Piccole e Medie Imprese nei mercati esteri.

Si tratta di un finanziamento agevolato ed un contributo a fondo perduto per finanziare programmi di sviluppo sui mercati globali.

Infatti, oltre al contributo a fondo perduto, l’agevolazione consente di fruire di un finanziamento a medio termine a tasso zero.

L’agevolazione finanzia sino al 100% delle spese ammissibili sostenute per il progetto di internazionalizzazione.

Il contributo a fondo perduto è pari al 20% delle spese ammissibili.
Il finanziamento, pari all’80% delle spese ammissibili, è a tasso zero, con durata tra 3 e 6 anni e pre-ammortamento sino a 24 mesi.
Sono finanziabili progetti che prevedono spese ammissibili non inferiori a 35 mila euro, mentre l’agevolazione concessa non potrà superare l’importo di 350 mila euro.
Le spese ammissibili, da sostenersi nei 18 mesi successivi dalla data di pubblicazione del decreto di concessione dell’agevolazione, riguardano le seguenti attività:

1. Partecipazione a fiere internazionali, anche virtuali;
2. Creazione, in Italia o all’estero, di spazi espositivi temporanei, anche virtuali;
3. Azioni di comunicazione relative al programma di internazionalizzazione;
4. Sviluppo o adeguamento di siti web; accesso a piattaforme crossborder BtoB e BtoC;
5. Acquisto di servizi di consulenza relativi al progetto di internazionalizzazione (anche per l’elaborazione del progetto stesso).
6. Conseguimento di certificazioni estere per i prodotti da promuovere nei mercati- obiettivo;
7. Commissioni per eventuale garanzia fidejussoria richiesta a fronte del finanziamento agevolato;
8. Spese di formazione per il personale dipendente, relativamente al progetto di internazionalizzazione, nel limite del’10% delle spese di cui ai punti da 1) a 6);
9. Spese per il personale dipendente impiegato nel progetto di internazionalizzazione, nel limite del 20% delle spese di cui ai punti da 1) a 6);
10. Spese generali, in misura forfettaria nel limite del 7% delle spese di cui ai punti da 1) a 8).

Le domande di agevolazione saranno selezionate attraverso una procedura valutativa a sportello, secondo l’ordine cronologico di ricezione.

 

REGIONE EMILIA ROMAGNA – SOSTEGNO ALLO SVILUPPO DELLE START-UP INNOVATIVE

Soggetti beneficiari

Micro e piccole imprese con unità locale in Emilia-Romagna, iscritte nella Sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle start up innovative presso la CCIAA competente per territorio.

Attività realizzabili

  • sviluppo produttivo di risultati di ricerca o di soluzioni tecnologiche derivanti da una o più tecnologie abilitanti;
  • messa a punto del modello di business;
  • adattamento di prodotti/servizi alle esigenze di potenziali clienti;
  • ingegnerizzazione di prototipi e piani di sviluppo industriale (scale-up);
  • apertura e/o sviluppo di mercati esteri.

Spese ammissibili

  1. Acquisto o locazione /leasing di impianti e macchinari, acquisto e licenze di utilizzo di titoli di brevetti e di software;
  2. Affitto/noleggio laboratori ed attrezzature scientifiche;
  3. Consulenze per progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo e certificazione di soluzioni innovative, temporary management, supporto alla redazione del business plan, supporto ad analisi strategiche di mercato, supporto allo sviluppo di un piano industriale, supporto allo sviluppo di un piano di internazionalizzazione, collaborazioni a vario titolo, consulenze specialistiche;
  4. Spese promozionali, per un importo massimo di € 15.000 esclusi i rimborsi per spese di vitto, viaggio e alloggio, i costi per gadget e oggettistica uso gadget, l’ingaggio di hostess, promoter o standisti;
  5. Costi per personale dipendente. Sono ricompresi i soci purché rendicontati con contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (massimo 10% del totale delle voci di costo A, B, C, D);
  6. Spese generali, calcolate nella misura forfettaria del 5% del totale delle voci di spesa A, B, C, D, E.

Le spese dovranno essere riferite al periodo intercorrente tra la data di presentazione della domanda e il 31/12/2023. A tale fine, si intende che entro il 31/12/2023, gli interventi del progetto dovranno essere interamente realizzati, ovvero le consulenze dovranno risultare effettivamente prestate e gli impianti ed i macchinari effettivamente installati e funzionanti.

Forma dell’agevolazione

Il contributo verrà concesso a fondo perduto fino al 40% della spesa ritenuta ammissibile e per un importo non superiore a € 150.000. La misura del contributo può essere incrementata del:

  • 10%, nel caso in cui i progetti proposti prevedano l’assunzione di almeno una persona con contratto a tempo indeterminato, a tempo pieno e stabilmente collocata nell’unità locale nella quale si realizza il progetto;
  • 5% nel caso di imprese femminili/giovanili, sede operativa nelle aree montane/Aree Interne/Aree 107.3.

L’investimento complessivo per la realizzazione dei progetti proposti dovrà avere una dimensione finanziaria non inferiore a € 100.000,00, ridotta a € 50.000,00 per le Industrie culturali e creative e Innovazione nei servizi che dovranno possedere come attività primaria uno dei codici ATECO descritti dal bando.

Presentazione della domanda

È possibile presentare la domanda dal 17/01/2023 e fino al 17/02/2023, previo esaurimento delle risorse disponibili.

 

REGIONE EMILIA-ROMAGNA – SOSTEGNO ALL’IMPRENDITORIA FEMMINILE

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda le PMI con sede legale e/o operativa in Emilia-Romagna, a “prevalente partecipazione femminile”, iscritte nel registro delle imprese presso la CCIAA competente per territorio.

Sono escluse le imprese agricole, iscritte nella apposita sezione speciale della camera di commercio dedicata.

Attività finanziabili

Sono finanziabili gli interventi a favore della crescita e del consolidamento dell’imprenditoria femminile. Tali interventi dovranno essere rivolti ad aumentare la competitività e la qualità delle imprese gestite da donne, in procedimenti relativi:

  • all’innovazione e valorizzazione di prodotto e dei sistemi di vendita;
  • al miglioramento dell’efficienza dei processi di erogazione dei servizi, all’innovazione dei servizi con particolare riferimento alla messa a punto ed alla sperimentazione di metodologie e applicazioni innovative nel campo della progettazione, dei processi e del monitoraggio;
  • alla informatizzazione e alle innovazioni di processo;
  • allo sviluppo innovativo dei sistemi informatici-informativi e dei processi di digitalizzazione del lavoro;
  • ad implementare e diffondere metodi di promozione, acquisto e vendita on line di servizi nonché a sviluppare nuove funzioni avanzate nel rapporto con la clientela;
  • a sviluppare sistemi di sicurezza informatica;
  • alla riqualificazione estetica e funzionale del laboratorio/punto vendita;
  • all’automatizzazione e informatizzazione dell’attività anche con acquisto di strumenti e attrezzature professionali tecnico-strumentali e tecnologiche;
  • al riposizionamento strategico dell’attività;
  • a implementare sistemi di controllo di gestione e valutazione economica dell’attività;
  • all’introduzioni di soluzioni in grado di consentire lo sviluppo di un contesto e di un’organizzazione lavorativa tali da agevolare la conciliazione delle responsabilità lavorative e di quelle familiari.

Spese ammissibili

a) acquisto di macchinari e attrezzature (sono ammissibili leasing o noleggio), infrastrutture telematiche e digitali;

b) acquisto di brevetti, licenze software, cloud e servizi (spese sostenute entro il 31/12/2023) applicativi o altre forme di proprietà intellettuale;

c) consulenze (massimo 30% della somma delle spese a+b), destinate all’aumento della produttività, all’innovazione organizzativa, al trasferimento delle tecnologie, alla ricerca di nuovi mercati per il collocamento dei prodotti, gli studi di fattibilità e i piani d’impresa, comprensivi dell’analisi di mercato, gli studi per la valutazione dell’impatto ambientale, le spese relative ad iniziative e campagne promozionali debitamente motivate e contestualizzate (da tale voce si escludono le spese per la predisposizione della domanda e per la presentazione della rendicontazione).

d) opere murarie e relativi oneri di progettazione e direzione lavori, funzionali alla realizzazione del progetto, riconosciute nel limite massimo di € 5.000;

e) costi generali nella misura massima del 5% dei costi diretti ammissibili dell’operazione, ovvero della somma delle spese di cui alle lettere a+b+c+d. Possono rientrare in questa voce le spese per la definizione e gestione del progetto (compreso l’addestramento del personale per l’acquisizione delle nuove competenze richieste dall’utilizzo dei beni acquistati) che non sono ricomprese nelle voci di cui alle lett. a), b), c) e d).

I progetti devono essere avviati a partire dal 01/01/2023 ed essere conclusi entro il 31/12/2023. Per essere considerate ammissibili, le fatture devono essere emesse ed effettivamente pagate nel periodo ricompreso tra la data del 01/01/2023 ed il 15/02/2024.

Forma dell’agevolazione

Il contributo sarà concesso nella forma del fondo perduto, nella misura massima del 50% della spesa ammessa, per un importo non superiore a € 80.000,00 e sarà calcolato come segue:

a) una quota parte sarà determinata in misura pari al 30% della spesa ammissibile;

b) una eventuale quota parte concedibile fino ad un massimo del 15% della spesa ammissibile, a copertura del costo per interessi da sostenersi per l’attivazione di un mutuo di almeno 4 anni, calcolato sulla base dell’attualizzazione dei costi di interessi. Il calcolo di tale importo sarà effettuato considerando la durata e il valore del mutuo effettivamente stipulato dall’impresa (di importo almeno pari al 50% dell’investimento), applicando un tasso massimo di interesse forfettario del 4%.

Il costo degli interessi sul finanziamento richiesto dall’impresa per realizzare l’investimento potrà essere rimborsato fino al 100%, nel rispetto dell’importo massimo previsto pari al 15% delle spese ammesse. Il mutuo dovrà essere mantenuto almeno per tutta la durata prevista dagli obblighi per la stabilità dell’operazione.

La stipula del mutuo e quindi l’accesso alla seconda componente del contributo, non è obbligatorio.

c) un ulteriore incremento di 5 punti percentuali, a condizione che nella domanda sia espressamente richiesta e successivamente verificata, almeno una delle seguenti ipotesi:

1) nel caso in cui i progetti proposti abbiano una ricaduta positiva effettiva in termini di incremento occupazionale a tempo indeterminato e stabile;

2) nel caso in cui, il soggetto richiedente sia in possesso del rating di legalità.

3) nel caso in cui, la sede operativa o unità locale oggetto dell’intervento sia localizzata nelle aree montane;

4) nel caso in cui, la sede operativa o unità locale oggetto dell’intervento sia localizzata nelle aree interne dell’Emilia-Romagna;

5) nel caso in cui, la sede operativa o unità locale oggetto dell’intervento sia localizzata nelle AREE 107.3.C;

6) nel caso in cui gli interventi contenuti nel progetto prevedano il recupero dei materiali e la conseguente riduzione della produzione di rifiuti.

La dimensione minima di investimento ammesso pari a € 20.000 e dovrà essere mantenuta e assicurata anche in fase di rendicontazione delle spese.

Presentazione della domanda

Le domande di contributo potranno essere trasmesse dal 24/02/2023 al 28/03/2023, previa chiusura anticipata per esaurimento risorse disponibili.

 

Per maggiori informazioni

Anna Montefinese

Tel. 0543 33006

montefinese@commercioestero.net