EDITORIALE
Sostenibilità e Digitalizzazione sono i nuovi motori per l’Internazionalizzazione
di Marco Tupponi
Lo Studio Tupponi, De Marinis, Russo & Partners/Gruppo Commercioestero da qualche anno sta coinvolgendo la propria Clientela sia con corsi di formazione ad hoc sia stimolandola a partecipare a Bandi pubblici per migliorare la propria digitalizzazione e la propria sostenibilità aziendale convinto che il presente, ma sempre di più il futuro dell’internazionalizzazione dovrà coniugarsi e legarsi a filo doppio ad entrambe queste direttrici.
Senza sostenibilità e senza digitalizzazione l’export, e più in generale l’internazionalizzazione delle imprese, sarà penalizzato.
I segnali di questa tendenza sono sempre più evidenti come ha sottolineato anche SACE nel suo report presentato a Milano il 22 giugno scorso dove ha posto in grande evidenza che le imprese che hanno saputo integrare la propria attività di sviluppo puntando su questi due fattori hanno avuto un export più brillante rispetto alle imprese che non hanno intrapreso questa strada.
Lo Studio Tupponi, De Marinis, Russo & Partners/Gruppo Commercioestero sta affiancando le Imprese e gli Enti Clienti in questo processo di sostenibilità e digitalizzazione curando anche la parte legale e contrattuale per adattarla ed orientarla in questa direzione.
La produzione e fornitura di energie alternative attraverso la predisposizione di Power Purchase Agreement ed il risparmio energetico con la creazione di “comunità energetiche” è oramai diventata un’esigenza imprescindibile.
Lo Studio Tupponi, De Marinis, Russo & Partners/Gruppo Commercioestero, mentre viene scritto questo editoriale, con Forpin (Ente di Formazione di Confindustria di Piacenza) sta realizzando un Corso di Formazione per creare giovani lavoratori con competenze in sostenibilità e supply chain legata anche all’utilizzo dei nuovi strumenti tecnologici come la blockchain.
La prospettiva di una Sostenibilità focalizzata sull’attenzione ai nuovi modelli di business che fanno dell’efficienza nell’uso delle risorse, a tutti i livelli (economico, finanziario, umano, ambientale – ESG Environmental, Social e Governance ed il Bilancio di Sostenibilità ad essi collegato secondo la Direttiva Europea 2014/95/UE) una precisa strategia aziendale che ha lo scopo di creare profitto (e quindi valore per gli Azionisti) e, al contempo, benessere per i propri collaboratori, per la società in cui operano in termini di difesa delle disuguaglianze e inclusione, rispetto dell’ambiente.
Lo Studio Tupponi, De Marinis, Russo & Partners/Gruppo Commercioestero, da sempre attento e partecipe alle innovazioni, è a disposizione dei lettori di questa rivista per approfondire queste tematiche e, tramite la Commercioestero SRL, sviluppare queste competenze ed implementare in tema di sostenibilità e digitalizzazione il business delle imprese anche assistendo le imprese stesse alla partecipazione a Bandi specifici.
A proposito di…
di Michele Lenoci
I cittadini dell’UE potranno lavorare in Moldavia senza permesso di lavoro
I cittadini dei 27 Paesi dell’Unione Europea potranno lavorare nella Repubblica di Moldavia senza permesso di lavoro. Ciò aumenterà il potenziale di sviluppo economico e l’attrattività degli investimenti della Moldavia, consentendo alle grandi aziende di accedere a risorse qualificate provenienti da altri Paesi. La liberalizzazione dell’accesso al lavoro per i cittadini dell’UE è una delle misure da attuare nel contesto dell’ottenimento dello status di Paese candidato all’adesione all’Unione Europea da parte della Repubblica di Moldavia.
Romania: crescita del commercio all’ingrosso ad aprile 2023
Secondo i dati analizzati dall’Istituto Nazionale di Statistica romeno (INS) il fatturato del commercio all’ingrosso (escluso il commercio di autoveicoli e motocicli) è aumentato nei primi quattro mesi del 2023, sia come serie lorda – del 4,7%, sia come serie rettificata – del 7,9% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Secondo le statistiche ufficiali, nel periodo dal 1 gennaio al 30 aprile 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022, a margine della crescita del business all’ingrosso, come serie lorda, si sono registrati risultati positivi nel commercio all’ingrosso di intermediazione (+26,6%), commercio all’ingrosso di altri macchinari, attrezzature e forniture (+14,9%), commercio all’ingrosso specializzato di altri prodotti (+9,7%), commercio all’ingrosso di prodotti alimentari, bevande e tabacco (+8,2%) e commercio all’ingrosso non specializzato (+2,1%). Si sono registrate delle diminuzioni nel commercio all’ingrosso di beni di consumo non alimentari (+6,2%) e nel commercio all’ingrosso di materie prime agricole e animali vivi (-1,5%).
In Giappone, a maggio, il fatturato dei ristoranti è cresciuto dell’11,8%
La Japan Foodservice Association ha reso noto che nel mese di maggio il fatturato dei ristoranti è aumentato dell’11,8% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, segnando il 18° mese di crescita consecutiva. La domanda di pasti fuori casa e il loro consumo da parte di visitatori stranieri sono aumentati in seguito al declassamento del COVID-19 a malattia di Classe 5, la stessa categoria dell’influenza stagionale. Anche rispetto al 2019, il fatturato dei ristoranti di questo maggio mostra un aumento del 7,6%, superando le cifre registrate prima della pandemia. In base alle categorie, quella di pub e bar ha registrato un incremento del fatturato del 22,5% rispetto a maggio 2022.
Algeria: nuove misure per aumentare la produzione di cereali
Il governo algerino ha preso diverse misure per aumentare la produzione di cereali e legumi al fine di soddisfare la domanda nazionale e ridurre le importazioni. Il piano di emergenza per il rilancio del settore dei cereali e legumi prevede diverse misure, in particolare la revisione al rialzo di oltre il 30% del prezzo di acquisto dei cereali, l’esclusiva per l’importazione di legumi, l’aumento delle superfici dedicate ai cereali da 70.000 ettari all’anno a 130.000 ettari quest’anno. Inoltre ci sarà l’aumento al 50% del tasso di sovvenzione per i fertilizzanti, la costruzione di oltre 6.500 pozzi grazie al coordinamento con il settore idrico, la creazione di una banca dei semi, il rafforzamento della meccanizzazione autorizzando l’importazione di attrezzature agricole di seconda mano, destinate in particolare alle regioni del sud.
La Slovenia migliora in termini di Pil pro capite e consumi
Nel 2022 la Slovenia ha raggiunto il 90% della media europea di consumi individuali effettivi pro capite, tre punti percentuali in più rispetto all’anno precedente; lo dimostrano i dati pubblicati da Eurostat e riportati dall’Agenzia STA. La Slovenia ha recuperato posizioni e si è avvicinata anche alla media UE del PIL pro capite, segnando il 92% rispetto al 90% nel 2021. All’interno dell’Unione Europea, il consumo individuale calcolato in SPA (Standard di Potere d’Acquisto) è stato il più alto in Lussemburgo al 138% della media UE, seguito da Germania e Austria rispettivamente al 119% e al 118% della media. Il consumo individuale effettivo più basso è stato registrato in Bulgaria al 67% della media. In totale, 18 Paesi hanno avuto un consumo inferiore alla media dell’UE. Anche nel 2021 la Slovenia era stata al di sotto della media dell’UE in termini di PIL pro capite, con il 92%. Il Lussemburgo ha registrato invece il PIL pro capite più elevato al 261% della media UE, seguito dall’Irlanda al 233% e dalla Danimarca al 137%. La Bulgaria ha ottenuto i risultati meno positivi con il 59% della media UE (Fonte ICE Lubiana).
In Francia la ristorazione in franchising è in crescita
Le catene di ristoranti in Francia hanno registrato una crescita del 97%, il 5% in più rispetto all’anno scorso. Ad oggi sono oltre 14000 i locali in franchising e generano una cifra d’affari pari a 18,7 miliardi di euro. In particolare, fast food, bar e punti vendita d’asporto rappresentano il 75% del fatturato della ristorazione in franchising. Leader nella vendita dei fast food rimane l’hamburger, mentre la Poké sta crescendo rapidamente, al ritmo di +625% in termini di cifre d’affari negli ultimi tre anni. Non manca, infine, un’ampia offerta vegetariana che si adegua ad una domanda sempre maggiore. Vi è, tra l’altro, una maggiore attenzione al benessere animale e agli imballaggi sostenibili.
Mercato cinese attraente per i produttori di vino
I consumatori cinesi apprezzano i vini di buona qualità, incluso il rosato, che non molto tempo fa era considerato inferiore al vino rosso e bianco in tutto il mondo. Le vendite di vino rosato sono ancora basse rispetto al vino rosso, che è tradizionalmente la prima scelta dei consumatori cinesi, ma la tendenza è chiara, ha detto l’esperto di vino rosato Ben Bernheim, aggiungendo che Rose conquista sempre più amanti del vino in tutto il mondo. Le persone consumano più rosa tutto l’anno e, a causa del cambiamento climatico, il suo futuro sembra luminoso, secondo Bernheim. Il vino rosato ha già superato il vino bianco in Francia e “è solo una questione di tempo prima che superi il vino bianco in tutto il mondo per alcune categorie”.
Attenzione su…
GLI ICC Incoterms® determinano la competenza giurisdizionale in materia di compravendita di beni intra-UE, in assenza di clausola di deroga del foro concordata contrattualmente
di Giuseppe De Marinis
Una sentenza della Corte di Giustizia Ue, che ha visto un recente allineamento della Corte di Cassazione, chiarisce che gli ICC INCOTERMS, se richiamati in un contratto di compravendita internazionale, oltre ad individuare il punto di rischio ed il tariffa stabiliscono in maniera univoca anche il punto di consegna della merce e quindi il foro competente in caso di controversie.
Il Regolamento (UE) N. 1215/2012 del 12 dicembre 2012, entrato in vigore il 10 gennaio 2015 in sostituzione del previgente Regolamento (UE) N.44/2001 e concernente “la competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale” stabilisce che:
Se venditore e compratore hanno sede o domicilio in Stati membri dell’Unione Europea, trova applicazione l’art.4 n.1 del Regolamento UE 1215/2012;
È competente in via generale, il giudice dello Stato membro in cui il convenuto è domiciliato. La regola standard, quindi, è quella del foro del convenuto;
L’art. 7 tratta le competenze speciali.
“Una persona domiciliata in uno Stato membro può essere convenuta in un altro Stato membro:
1) a) in materia contrattuale, davanti all’autorità giurisdizionale del luogo di esecuzione dell’obbligazione dedotta in giudizio;
- b) ai fini dell’applicazione della presente disposizione e salvo diversa convenzione, il luogo di esecuzione dell’obbligazione dedotta in giudizio è:
— nel caso della compravendita di beni, il luogo, situato in uno Stato membro, in cui i beni sono stati o avrebbero dovuto essere consegnati in base al contratto”.
Sulla base dell’orientamento della Cassazione italiana prevalente fino a tempi recentissimi, risultava necessario stabilire cosa si intendeva per luogo di consegna, ossia se si considerava tale il luogo in cui è avvenuta la consegna al compratore oppure il luogo di consegna al primo vettore. La Corte di Giustizia (causa C-381/08 del 2010 e C-87/10 del 2011) aveva in più occasioni affermato che, se non è possibile stabilire il luogo della consegna in base ai termini e le clausole del contratto, la giurisdizione si determinava in base al luogo ove l’acquirente ha conseguito o avrebbe dovuto conseguire il potere di disporre effettivamente del bene. Tutto questo andando anche contro il disposto dell’art 31 della Convenzione delle Nazioni Unite sui contratti di vendita internazionale di beni mobili (CISG) che recita per l’appunto quanto segue:
Sezione I
Consegna delle merci e dei documenti
Articolo 31
Se il venditore non è tenuto a consegnare le merci in altro luogo particolare, il suo obbligo di consegna consiste:
a ) quando il contratto di vendita implica un trasporto di merci, nel consegnare le merci al primo trasportatore perchè le faccia pervenire all’acquirente;
b ) quando, nei casi non previsti al precedente comma, il contratto verte su un corpo certo o su qualcosa di genere che deve essere prelevato su una massa determinata o che deve essere fabbricata o prodotta e quando, al momento della conclusione del contratto, le parti sapevano che le merci si trovavano o dovevano essere fabbricate o prodotte in un luogo particolare, nel mettere le merci a disposizione dell’acquirente in tale luogo;
c ) negli altri casi, nel mettere le merci a disposizione dell’acquirente nel luogo in cui il venditore aveva la sua sede di affari al momento della conclusione del contratto.
La Corte aveva precisato, quindi, che gli Incoterms® ICC sono da intendersi elemento valido per determinare la consegna dal punto di vista giuridico, a patto che la loro previsione sia chiara ed esplicita. In Italia la Cassazione è intervenuta sul tema precisando che gli Incoterms® della ICC costituiscono un valido elemento se risultano essere il frutto di una “espressa e congiunta volontà delle parti volta ad individuare un luogo di consegna diverso da quello finale”. Ne conseguiva fino al nuovo orientamento l’esigenza di indicare sempre il termine di resa con riferimento agli Incoterms® ICC, magari precisando che il luogo di consegna previsto dal termine di resa richiamato era da intendersi come luogo di avvenuta consegna del bene anche dal punto di vista giuridico.
Con Ordinanza n. 11346 del 2 maggio 2023 le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno affermato chiaramente la rilevanza degli ICC Incoterms® pattuiti dalle parti ai fini della determinazione della competenza giurisdizionale in materia di compravendita di beni intra-UE, salvo che il contratto non contenga una clausola esclusiva del foro in favore del giudice straniero.
Il caso oggetto di questa importante ordinanza, riguardava il termine di resa EXW nella quale il giudice ha stabilito la sussistenza della competenza giurisdizionale del Giudice italiano in un’azione promossa da un venditore italiano nei confronti di un compratore francese in applicazione dell’art. 7, punto 1, lettera b), prima ipotesi, del Regolamento UE 1215/2012, secondo cui, nel caso di compravendita di beni, è competente il Giudice del luogo, ubicato in uno Stato membro, in cui i beni sono stati o avrebbero dovuto essere consegnati in base al contratto.
Quindi possiamo concludere evidenziando che questa ordinanza afferma che, salvo che il contratto non contenga una clausola esclusiva del foro in favore del giudice straniero, nel caso di espresso richiamo nel contratto ad un termine di resa del Gruppo E, F, C (ICC INCOTERMS®) dove il luogo di consegna è certamente il luogo del caricamento a bordo mezzo del vettore “luogo/porto di partenza”, se tale luogo è in Italia certamente il foro competente sarà Italia.
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Finanziare le attività di internazionalizzazione: agevolazioni e contributi a fondo perduto nazionali e regionali
di Anna Montefinese
La finalità del presente articolo è quella di fornire una panoramica delle agevolazioni a fondo perduto e non, al momento disponibili, rivolte a micro, piccole e medie imprese. Si tratta di bandi selezionati sia con riferimento al territorio nazionale che presenti sul territorio regionale di competenza che vedono tra le principali voci di spesa ammissibili la consulenza in materia di internazionalizzazione.
Ad ogni modo, per tutti i bandi elencati, il nostro Gruppo oltre ad occuparsi dell’erogazione della consulenza può supportare le imprese interessate nella presentazione della domanda di richiesta del contributo.
BONUS PER L’EXPORT DIGITAL
Continuano ad essere disponibili le risorse previste dal Bando di Invitalia bonus export digitale che è stato esteso anche alle piccole imprese (un’impresa con un numero di dipendenti inferiori a 50 e con un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro).
Il bando si rivolge pertanto alle micro, piccole imprese ed alle reti presenti sul territorio nazionale del settore manifatturiero.
La nostra società, COMMERCIOESTERO SRL, è accreditata come società fornitrice con codice identificativo 4.
Si tratta di un progetto del Ministero degli Esteri e dell’Agenzia ICE che prevede un contributo a fondo perduto di 4.000 euro per soluzioni digitali utili all’internazionalizzazione come ad esempio i servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano.
Come funziona
Il contributo è concesso in regime de minimis:
4.000 euro alle micro e piccole imprese a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 5.000 euro,
22.500 euro alle reti e consorzi a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 25.000 euro.
La richiesta del contributo può essere presentata direttamente online una volta effettuato l’accesso con SPID.
CAMERA DI COMMERCIO DI VICENZA BANDO INTERNAZIONALIZZAZIONE – ANNO 2023
Si tratta di un contributo rivolto alle imprese del territorio provinciale di Vicenza relativamente alle seguenti spese ammissibili di servizi di consulenza/assistenza finalizzati a:
- Pianificazione promozionale, anche con modalità digitali
- Percorsi di rafforzamento della presenza all’estero, anche con modalità digitali
- Supporto normativo e contrattuale esclusivamente finalizzato a facilitare un percorso di rafforzamento della presenza all’estero:
– supporto nello studio e nella redazione di contrattualistica internazionale;
– analisi degli aspetti legati alla fiscalità, aspetti tecnici doganali, aspetti legislativi, giuridici e procedurali connessi all’import/export inerenti a specifici mercati/paesi esteri.
- Affiancamento specialistico – TEM
- Accompagnamento per certificazioni volontarie utili per l’export
La consulenza deve essre erogata da società accreditate come ad esempio sia il nostro Studio associato Tupponi, De Marinis, Russo che il Gruppo Commercioestero Srl.
ENTITÀ DEL CONTRIBUTO
Il contributo è di € 2.000 su una spesa minima di € 4.000 (al netto IVA).
Alle imprese in possesso del rating di legalità viene attribuita una premialità di € 200,00 da sommare al contributo spettante.
Alle imprese in possesso della certificazione di parità di genere viene attribuita una premialità di € 200,00 da sommare al contributo spettante.
La dotazione finanziaria prevista per l’intervento è pari a € 230.000,00.
TERMINE DI INIZIO E FINE DELLE SPESE
Sono considerate ammissibili le spese, al netto dell’IVA, dettagliate in fattura, sostenute e interamente pagate nel periodo che decorre dal 1 gennaio 2023 fino al momento della presentazione della domanda.
IL BANDO E’ IN RENDICONTAZIONE: AL MOMENTO DELLA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA SI DOVRANNO ALLEGARE I GIUSTIFICATIVI DI SPESA E I RELATIVI PAGAMENTI.
MODALITÀ E TEMPI DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
Le domande di contributo devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, fino alle ore 15:00 del 21 settembre 2023, salvo chiusura anticipata per esaurimento dei fondi disponibili.
CAMERA DI COMEMRCIO DI MODENA Bando voucher internazionalizzazione – Anno 2023
Contributi a fondo perduto per l’acquisizione di servizi destinati alla realizzazione di programmi di internazionalizzazione in grado di favorire l’avvio e lo sviluppo del commercio internazionale e di aiutare le MPMI a diversificare i propri sbocchi commerciali.
Le risorse camerali a disposizione per l’intervento sono pari a 100.000,00 euro.
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 70% della spesa sostenuta, purché ammissibile, con un massimale di euro 7.500,00. Alle imprese in possesso del rating di legalità verrà riconosciuta una premialità di euro 250,00 nel limite del 100% delle spese ammissibili e nel rispetto dei pertinenti massimali “de minimis”.
È previsto un importo minimo di investimento pari ad euro 5.000,00.
Gli ambiti di attività a sostegno del commercio internazionale ricomprese nel Bando dovranno riguardare:
- a) percorsi di rafforzamento della presenza all’estero,
- b) lo sviluppo di canali e strumenti di promozione all’estero (a partire da quelli innovativi basati su tecnologie digitali).
Sono ammissibili le spese sostenute dal 1/1/2023 al 31/12/2023 per:
- a) servizi di consulenza e/o formazionerelativi a uno o più ambiti di attività a sostegno del commercio internazionale;
- b) acquisto o noleggio di beni e servizi strumentalifunzionali allo sviluppo delle iniziative;
- c) realizzazione di spazi espositivi(virtuali o, laddove possibili, fisici, compreso il noleggio e l’eventuale allestimento, nonché l’interpretariato e il servizio di hostess) e incontri d’affari, comprendendo anche la quota di partecipazione/iscrizione e le spese per l’eventuale trasporto dei prodotti (compresa l’assicurazione).
L’agevolazione è concessa in base al regime “de minimis” e non è cumulabile con altri interventi agevolativi per gli stessi costi ammissibili.
Destinatari
Beneficiari dei contributi sono le imprese che rientrino nella definizione di micro, piccola e media impresa data dalla normativa comunitaria recepita a livello nazionale.
I soggetti beneficiari devono possedere tutti i requisiti previsti dal bando al momento della presentazione della domanda e fino alla liquidazione dell’aiuto.
Modalità operativa per la presentazione della domanda
Le domande di contributo possono essere inviate a partire dalle ore 10:00 di mercoledì 18 ottobre alle ore 18:00 di mercoledì 25 ottobre 2023 esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale del legale rappresentante dell’impresa.
Se ammissibili, le domande verranno finanziate in base all’ordine cronologico di ricezione della pratica telematica da parte della Camera di commercio di Modena, fino ad esaurimento dei fondi disponibili e dando priorità alle imprese che non hanno beneficiato del contributo del Bando Voucher Internazionalizzazione nell’anno 2022.
Dott.ssa Anna Montefinese
Tel. 0543 33006