Lo Studio Tupponi, De Marinis & Partners si occupa di appalti internazionali dal punto di vista contrattuale, fiscale e di ricerca di opportunità per le PMI. Con il presente articolo si vogliono informare i lettori sullo stato attuale e sugli scenari futuri che si stanno prospettando in ambito UE. Riteniamo che questo possa essere di interesse vista la sempre maggiore curiosità delle PMI italiane verso gli appalti e le difficoltà incontrate dalle imprese stesse nel capire e leggere bandi comunitari oltre alle difficoltà che di per sé gli stessi appalti presentano. A tal fine, si vuole informare il lettore su quelle che sono le nuove linee guide per favorire la partecipazione delle imprese europee negli appalti internazionali e fare una breve analisi di quello che è lo stato dell’arte. Il 21 Marzo 2012 la Commissione Europea ha presentato una proposta legislativa tesa a migliorare le opportunità commerciali per le imprese europee sul mercato degli appalti. In essa viene introdotto il criterio di reciprocità nel mercato degli appalti pubblici al fine di consentire alle aziende europee di partecipare liberamente alle gare che attualmente in molti paesi sono chiuse ai concorrenti stranieri. I dati in possesso della Commissione mostrano un elemento di rilievo per cui gli appalti pubblici europei sono aperti alla concorrenza straniera al 90%, mentre in Canada, Giappone o Stati Uniti il livello di apertura è rispettivamente del 16, 28 e 32 per cento. Si evince un ulteriore dato di risalto relativo al mercato cinese in cui l’apertura verso il mercato europeo è praticamente pari a zero. Per cui la Commissione stima un mancato guadagno per le imprese europee pari a 12 miliardi di euro all’anno. Tra i tanti obiettivi l’iniziativa proposta accrescerà l’occupazione e promuoverà l’innovazione nell’UE. In sintesi ecco quali sono gli aspetti principali della proposta di regolamento:
- viene confermato l’alto grado di apertura del mercato degli appalti pubblici dell’UE;
- per gli appalti di importo superiore a 5 milioni di euro, la Commissione può autorizzare le autorità aggiudicatrici dell’UE a escludere le offerte comprendenti una quota significativa di beni e servizi esteri, qualora tali appalti non siano già contemplati da accordi internazionali vigenti;
- in caso di gravi e ripetute discriminazioni contro fornitori europei nei paesi terzi, la Commissione disporrà di un meccanismo che le consentirà di limitare l’accesso al mercato dell’UE se il paese terzo interessato non avvia negoziati volti a risolvere gli squilibri nell’accesso al mercato; le eventuali misure restrittive saranno mirate: potranno consistere, ad esempio, nell’esclusione delle offerte provenienti da paesi terzi o nell’imposizione di ammende sui prezzi;
- infine, la proposta accresce la trasparenza per le offerte anormalmente basse, al fine di lottare contro la concorrenza sleale sul mercato europeo da parte di fornitori di paesi terzi.
Ecco uno schema che aiuta a sintetizzare le sostanziali differenze tra i progetti e gli appalti europei fornendoci un elenco chiaro di quali siano le caratteristiche di questi ultimi.
APPALTI(Tender) | PROGETTI (Grant) | |
---|---|---|
Appaltatore/Fornitore(Tenderer/Contractor) | Aggiudicatari | Candidato/Beneficiario (Applicant/Beneficiary) |
Criteri di eleggibilità e di selezione | Ratio per Partenariato | VAE, competenze per l’implementazione delle attività |
Acquisto di servizi/lavori/forniture | Oggetto | Azioni proposte dai potenziali beneficiari, allo scopo di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di una politica europea |
Ente appaltante | Risultati: Proprietario/detentore dei diritti di proprietà | Beneficiario |
Call for tenders | Tipo di bando | Call for proposals |
100% (Possibilità di profitto) | Finanziamento UE | Co-finanziamento 25-95% (Progetti non-profit) |
Enti pubblici/privati, profit/non-profit | Eleggibilità | Enti pubblici/privati, profit/non-profit |
Le opportunità possono presentarsi tenendo monitorati i bandi di gara e gli avvisi di appalti pubblici pubblicati nel Supplemento alla Gazzetta ufficiale disponibile sul sito TED, fonte ufficiale per gli appalti pubblici in Europa.