Qualche settimana fa Cina e Australia avevano raggiunto un accordo per risolvere la disputa al World Trade Organisation prima della scadenza dei dazi nel 2026. Il portavoce dell’Ufficio del Ministro del Commercio australiano ha dichiarato: “È una buona notizia per i migliaia di australiani che lavorano nell’industria del vino”. Entrati in vigore nel novembre del 2020 i dazi commerciali della Cina sul vino hanno imposto un’addizionale dell’107,1% al 212,1% sulle esportazioni di vino inizialmente (le tariffe variavano per azienda) salite al 116,2% al 218,4% nel marzo 2021, causando una diminuzione del valore delle esportazioni di vino australiano di 2,08 miliardi di dollari australiani. La scelta era stata dettata dalla percezione cinese che l’Australia stesse vendendo vini economici nel Paese asiatico. Nei mesi scorsi il primo ministro australiano Anthony Albanese aveva dichiarato pubblicamente di aver intenzione di discutere dei dazi con il presidente cinese Xi Jinping e al G20 di Bali Albanese aveva esortato il collega cinese a rimuovere le sanzioni sulle esportazioni. Nonostante abbia sottolineato che i passi da compiere sono ancora molti, Albanese ha dichiarato che la revisione dei dazi è un primo tassello molto importante nella giusta direzione.
Cina procederà alla revisione dei dazi del vino australiano