Finanziamenti europei: opportunità anche per le PMI grazie alla nuova programmazione 2021-2027
Anna Montefinese

Il 2 febbraio 2021 a Lisbona è stato ufficialmente dato l’avvio dalla Presidenza portoghese del Consiglio dell’UE e dalla Commissione europea al programma Horizon Europe 2021-2027. L’evento ha visto la partecipazione di relatori provenienti da tutta Europa con interventi di ricercatori, imprenditori e funzionari politici e governativi con l’obiettivo di mobilitare l’intera Europa verso la partecipazione ai bandi finanziati dal programma “Horizon Europe, 2021-2027” in modo da facilitarne l’articolazione con programmi nazionali, nell’ambito di “Next Generation EU”.

Durante l’evento sono state presentate e discusse idee per promuovere uno dei pilastri cardine di questa programmazione: la doppia transizione che l’Europa deve avviare verso il green ed il digitale. L’Europa, infatti, ha scelto di puntare sulla digitalizzazione, intelligenza artificiale, transizione verso il green e verso l’economia circolare.

Horizon Europe rappresenta solo una delle tante opportunità di finanziamento presenti all’interno del quadro finanziario di questo nuovo settennio.

La dotazione finanziaria di Horizon Europe di 95,5 miliardi di euro corrisponde a circa il 24% in più rispetto a quanto stanziato per Horizon 2020 nel precedente settennio.

Horizon Europe rappresenta il nuovo programma quadro dell’UE per la ricerca e l’innovazione, offrirà tante e nuove opportunità alle imprese che desiderano innovarsi ed espandersi. Si tratta di un importo che sommato alle risorse previste dal Recovery Fund dovrebbe comportare per l’Italia un’ingente somma economica per sostenere lo sviluppo soprattutto attraverso l’innovazione.

Guardando invece al bilancio complessivo dell’Unione Europea previsto per il settennio 2021-2027 si tratta di 1.842,3 miliardi di euro ed è il maggiore mai finanziato del bilancio pluriennale dell’Unione Europea dalla sua creazione. E’ costituito da due categorie: il bilancio a lungo termine (finanziato dagli Stati membri) o “Quadro Finanziario Pluriennale” (QFP)2021 -2027, con una dotazione complessiva di 1.800 miliardi di euro, di cui di 1.074,3 miliardi di euro propri del QFP, e 750 miliardi di euro del Next Generation EU (che la Commissione europea raccoglierà sui mercati finanziari).

Questo incremento di fondi mira a garantire che le risorse previste dal bilancio dell’UE continuino a svolgere un ruolo chiave a sostegno della ripresa e che i beneficiari dei fondi dell’UE ricevano finanziamenti che permettano di continuare le loro attività soprattutto in questo periodo particolarmente complesso ed agevolare la ripresa economica.

Di seguito riportiamo alcuni dei programmi previsti in questo settennio e la quota di bilancio ad essi destinata:

  • Orizzonte Europa 95.500 mln €
  • InvestEU 26.200 mln €
  • Europa Digitale 7.500 mln €
  • EU4Health  5.100 mln €
  • Europa Creativa 3.000 mln €
  • Erasmus+  26.000 mln €

Come già anticipato il programma di lavoro della Commissione europea per il 2021 prevede un passaggio dal piano per la ripresa dell’Europa all’azione grazie a sei priorità, di cui due sono le principali: il “Green Deal europeo” e un’”Europa pronta per il digitale”.

  • Un Green Deal europeo per realizzare un’Europa climaticamente neutra entro il 2050;
  • Un’“Europa pronta per l’era digitale”: la Commissione presenterà una tabella di marcia con obiettivi digitali per il 2030 chiaramente definiti.

Le altre quattro priorità politiche per il 2021 sono: “Un’economia al servizio delle persone”, “Un’Europa più forte nel mondo”, “Promozione del nostro stile di vita europeo” e “Un nuovo slancio per la democrazia europea”.

Inoltre, il nuovo strumento per la ripresa Next Generation EU rilancia quanto appena esposto per garantire un’Europa post-Covid-19 più verde, digitale e rafforzata. I nuovi paradigmi di crescita, fortemente legati alla strategia delineata dalla Commissione Europea con il Green deal, dovranno essere sempre più orientati al cambiamento e a fronteggiare le sfide in maniera innovativa, agendo anche in cooperazione con altri Paesi comunitari e non.

Il cardine dello strumento Next Generation EU (NGEU) da 750 miliardi di euro (che fornirà all’Unione, insieme ad altri 6 programmi, i mezzi necessari, per affrontare le sfide poste dalla pandemia del Covid-19) è il “Dispositivo per la ripresa e la resilienza” (Recovery and Resilience Facility – RRF o Recovery fund) ed ha a disposizione 672,5 miliardi di euro.

Inoltre, per far si che gli aiuti arrivino ai territori più colpiti dalla pandemia, nel quadro del Next Generation Eu, la Commissione europea ha proposto il pacchetto React-Eu (Recovery Assistance for Cohesion and the Territories of Europe).  E’ uno strumento di emergenza (per il 2021) messo in campo dal Recovery Plan per finanziare le spese per sanità, sostegno all’occupazione e aiuti per le piccole e medie imprese di tutti i settori. La prima tranche di aiuti, che riguarda il 50% dell’ammontare, potrà essere utilizzata nel periodo 2020-2021.

In questo scenario il Next Generation EU, costituisce un segnale di grande valore, aprendo le porte a una stagione nuova dell’Europa. Sarà fondamentale che le ingenti risorse previste dal piano vengano impiegate al meglio, favorendo il superamento dell’emergenza e una rapida ripresa economica.

In questo contesto di sfide ed opportunità, l’acquisizione di conoscenze e competenze in grado di garantire l’accesso ai fondi europei diventa elemento fondamentale per ottenere le risorse disponibili dall’Europa.

Lo Studio Tupponi, De Marinis, Russo & Partners e il gruppo Commercioestero Srl, grazie all’esperienza pluriennale dei propri consulenti, da sempre attori protagonisti nella ricerca di canali di finanziamento rivolti alle MPMI nei Bandi Regionali, Nazionali ed Europei sui temi dell’Internazionalizzazione è a disposizione per supportare le imprese interessate a ricercare il giusto canale di finanziamento, nella presentazione della richiesta di contributo, nell’elaborazione del progetto nonché nel supporto consulenziale e formativo previsto dai suddetti bandi.