I tedeschi innescano la domanda di fornitori di sistemi solari e pompe di calore
Michele Lenoci

L’aumento dei prezzi dell’energia ha stimolato la domanda di impianti energetici privati ​​in Germania a causa della possibile mancanza di approvvigionamento di materie prime russe e dei prezzi del petrolio e del gas alle stelle. Mentre un anno fa un megawattora (MWh) di elettricità costava circa 60 euro sulla borsa dell’energia EEX, ora i prezzi oscillano tra i 480 euro di picco e i 211 euro in media per MWh. Anche il prezzo della benzina si è moltiplicato in pochi mesi, come indicato da Handelsblatt. Il fornitore di energia del Baden-Württemberg EnBW ha riferito che il numero di richieste di connessione all’impianto fotovoltaico è aumentato dell’80% dall’inizio dell’anno e solo nei primi tre mesi del 2022 è stato venduto il 30% in più di pompe di calore rispetto al precedente anno, secondo l’Associazione tedesca delle pompe di calore (BWP). Alcune aziende si lamentano addirittura di non riuscire a tenere il passo con la domanda. Il numero di sovvenzioni richieste suggerisce che la crescita continuerà a crescere in modo significativo. Anche altre società fotovoltaiche come SMA Solar, Meyer Burger e Solarwatt hanno annunciato di aver raddoppiato le proprie capacità di produzione. Un grosso problema risiede nella scarsità di materiali, dato che secondo l’Associazione tedesca delle pompe di calore, i colli di bottiglia nella fornitura, in particolare dei componenti della tecnologia di controllo (schede a circuiti stampati), stanno colpendo gravemente l’industria delle pompe di calore.