In Corea due grossi importatori di vino diventano produttori
Michele Lenoci

Come riportato da The Korea Herald, i due maggiori colossi della vendita al dettaglio della Corea del Sud, che sono anche i principali importatori di vini di categoria più economica, si stanno preparando a produrre in proprio vini di fascia alta. Shinsegae Property, il braccio di sviluppo immobiliare del gruppo, ha acquisito il mese scorso l’azienda vinicola americana Shafer Vineyards per 299,6 miliardi di won (225 milioni di euro). Questo vigneto di 200 acri è noto per i suoi vini di lusso, come l’Hillside Select, che ha un prezzo di circa 860.000 won a bottiglia (circa € 650). Con quest’ultima acquisizione, Shinsegae intende espandere la propria attività vinicola e, infine, produrre i propri vini di fascia alta. Anche la sua rivale più stretta, Lotte, sta valutando la possibilità di acquisire una cantina in Europa per fare breccia nella produzione di vino. La loro rinnovata spinta arriva in un momento in cui i due rivenditori hanno visto negli ultimi tempi una crescita stellare nelle loro attività vinicole. In mezzo alla prolungata pandemia, sempre più persone si godono gli alcolici più leggeri alle feste in casa, con il vino che diventa sempre più l’opzione di riferimento. Attualmente, i vini importati rappresentano oltre il 90% del consumo di vino in Corea del Sud. Entrambe le aziende hanno aumentato le vendite di vino importando vini a basso prezzo rivolti ai giovani con budget più ristretti. Con l’idea di produrre i propri vini, entrambi sembrano adottare una strategia a doppio senso, rivolgendosi al mercato di fascia alta con i propri vini premium, facendo affidamento su importazioni più economiche per attirare una domanda crescente.