La figura dell’ “Agent” in India
Marco Tupponi

In questo mio breve articolo illustro brevemente la figura dell’Agent per il diritto indiano che, contrariamente a quanto siamo abituati in Italia a qualificarlo giuridicamente, in India ricopre una gamma di poteri più ampia in quanto viene considerato un Mandatario (la figura di agente di commercio in India non è nettamente scissa dal contratto di mandato come per esempio lo è in tutta la normativa comunitaria) ex artt. 182 e ss. (per chiarezza e praticità inserisco la normative Indiana tratta dall’Indian Contract Act del 1872)

 

CHAPTER X AGENCY

Appointment and authority of agents

  1. “Agent” and “principal” defined.

An “agent” is a person employed to do any act for another, or to represent another in dealings with third persons. The person for whom such act is done, or who is so represented, is called the “principal”.

  1. Who may employ agent.—Any person who is of the age of majority according to the law to which he is subject, and who is of sound mind, may employ an agent.
  2. Who may be an agent.—As between the principal and third persons, any person may become an agent, but no person who is not of the age of majority and of sound mind can become an agent, so as to be responsible to his principal according to the provisions in that behalf herein contained.
  3. Consideration not necessary.—No consideration is necessary to create an agency.
  4. Agent’s authority may be expressed or implied.—The authority of an agent may be expressed or implied.
  5. Definitions of express and implied authority.—An authority is said to be express when it is given by words spoken or written. An authority is said to be implied when it is to be inferred from the circumstances of the case; and things spoken or written, or the ordinary course of dealing, may be accounted circumstances of the case.

 

Da quanto appena riportato emerge che l’agentis a person employed to do any act for another, or to represent another in dealings with third persons.”

Ed inoltre è precisato all’art. 187 che l’incarico, quindi il vincolo giuridico, può nascere sia per accordo scritto che per accordo orale, dipende dalle circostanze, io aggiungo, incluso il “comportamento concludente”.

Proprio perché la figura dell’agent in India è assimilabile al mandatario (ciò accade anche in molti Paesi dell’America Latina) bisogna essere particolarmente cauti nel momento in cui si definiscono i poteri dell’agent.

Si tenga presente che l’agente di commercio (il commercial agent) ha il compito “semplicemente” di promuovere un bene od un servizio, mentre il mandatario è una figura giuridica che ha poteri più ampi (anche se meno rispetto a quello che aveva in diritto romano) perché può svolgere “uno o più atti giuridici” quindi anche vendere e comprare (sia che abbia la rappresentanza sia che non la abbia).

Da queste brevi note il suggerimento che mi permetto di dare è che in un contratto dove interviene un agent inserirei una clausola che potrebbe anche essere sovrabbondante, ma in questo caso “dove ci sta il più ci sta anche il meno”, che precisi che “qualunque attività posta in essere dall’agent dovrà sempre e comunque essere avallata e conclusa dall’imprenditore che aveva incaricato l’agent”.

Quindi che si riferisca all’agent nel senso di agente di commercio sia che ci si riferisca all’agent nel senso di mandatario, questo soggetto avrà sempre bisogno di un’attività del suo “dominus” sia che sia il principal nel senso di preponente sia che sia il principal nel senso di mandante.