L’industria orologiera svizzera in guardia per gli effetti del coronavirus
Michele Lenoci

Il quotidiano svizzero Neue Zürcher Zeitung fa eco della delicata situazione in cui versa parte dell’industria orologiera locale, a causa della paralisi da pandemia, riguardante la produzione bloccata per mesi, la perdita di acquisti da parte dei turisti e il calo generale delle esportazioni. L’analista di Bank Vontobel René Weber ha sottolineato che le esportazioni di orologi dovrebbero diminuire del 30% nel 2020, mentre le vendite sul mercato interno potrebbero diminuire ulteriormente e perdere tra il 40% e il 50%. “Dei circa 600 marchi di orologi esistenti, da 50 a 100 avranno difficoltà a sopravvivere a questa crisi“, afferma René Weber. Le imprese indipendenti più piccole che non fanno parte dei grandi gruppi come Swatch, Richemont o LVMH sarebbero le più colpite.