L’UE e la Cina hanno concluso i negoziati sull’accordo bilaterale per proteggere 100 indicazioni geografiche europee nel paese asiatico e altre 100 indicazioni cinesi in Europa contro imitazioni e usurpazioni. Si prevede che questa misura servirà a generare nuove opportunità negli scambi bilaterali e a soddisfare la domanda di prodotti di alta qualità in entrambi i mercati. Le indicazioni geografiche di Italia e Francia sono le più numerose, rispettivamente con 26 e 25, seguite da quelle di Spagna, Portogallo con sei, Grecia con altre sei, Germania con cinque, Regno Unito con quattro, Irlanda e Repubblica Ceca con due ciascuno. Altri 12 paesi ne hanno uno. Con oltre 12,8 miliardi di euro esportati durante i 12 mesi tra settembre dell’anno scorso e l’ultimo mese di agosto, la Cina è la seconda destinazione per le vendite di prodotti agroalimentari dell’UE e anche per prodotti protetti come le indicazioni geografiche, che attualmente rappresentano il 9% del valore totale.
Un nuovo accordo UE-Cina tutelerà un centinaio di indicazioni geografiche protette in Cina