L’indagine della Cina sui prodotti lattiero-caseari europei colpirà soprattutto Francia e Italia
Michele Lenoci

Francia e Italia sarebbero le principali vittime dell’ultima risposta della Cina alle tariffe imposte da Bruxelles sui suoi veicoli elettrici che vengono importati in Europa. L’indagine annunciata questa settimana dal colosso asiatico contro alcuni prodotti lattiero-caseari importati dall’Unione Europea tra aprile 2023 e marzo 2024 colpirà soprattutto questi due Paesi. Nello specifico, le categorie oggetto delle indagini che cercano di calcolare il “danno” che questi acquisti hanno causato al settore cinese tra il 2020 e il 2024 sono “latte e panna con più del 10% di grassi, non concentrati né zuccherati”; “formaggio fresco, compreso il siero di latte o la ricotta”; “formaggio grattugiato o in polvere”; “formaggio fuso senza grattugiare né in polvere”; “formaggio erborinato o altri formaggi erborinati prodotti con (il fungo) ‘Penicilium roqueforti'”, e formaggi senza categoria propria. I dati dell’Amministrazione generale delle dogane del paese asiatico indicano che la Francia guida di gran lunga la classifica degli esportatori lattiero-caseari europei verso la Cina, con 211,5 milioni di dollari nel 2023 per questi prodotti e 115,3 milioni di dollari nei primi sette mesi di questo anno. L’Italia è indietro ma parecchio lontana visto che lo scorso anno ha esportato questo tipo di merci per 64,9 milioni di dollari e da gennaio a luglio ne ha esportati 43,2 milioni.