EDITORIALE
Export e sviluppo strategico con Simest fino al 50% a fondo perduto
di Anna Montefinese
L’ultimo editoriale del 2020 lo dedichiamo al Patto per l’Export, la strategia governativa per il rilancio dell’export del “Made in Italy” nella fase post-emergenza sanitaria, ed in particolare al rafforzamento degli strumenti di sostegno all’internazionalizzazione e finanza agevolata.
L’accordo vede tra i vari punti il rafforzamento delle misure consulenziali del TEM (Temporary Export Manager) e DEM (Digital Export Manager), che assisteranno le imprese nei processi di innovazione, digitalizzazione e internazionalizzazione; una spinta sul commercio digitale: ampliamento degli accordi con le principali piattaforme di e-commerce internazionali e anche con piattaforme “minori” di e-commerce, ma molto popolari in mercati prioritari. E una centralità degli strumenti di finanza agevolata per le strategie di crescita e internazionalizzazione delle PMI e delle start-up.
A tal proposito uno dei principali canali di finanziamento a disposizione delle imprese è Simest che prevede l’erogazione di contributi sulle seguenti azioni: Studi di fattibilità, Programmi di inserimento nei mercati esteri, Programmi di assistenza tecnica ed E-commerce, partecipazione a Fiere, Temporary export manager e Patrimonializzazione.
Tra le principali novità, oltre al contributo a fondo perduto del 50% troviamo anche l’incremento del massimale del de minimis che passa a 800 mila euro e la possibilità di utilizzare questi finanziamenti anche per le iniziative all’interno della UE. Inoltre, fino al 31 dicembre 2020, le imprese possono accedere a liquidità a tasso agevolato e senza necessità di presentare garanzie. E’ importante specificare che i finanziamenti saranno erogati a valere sulle effettive disponibilità dei fondi a ciò destinati e quindi concessi nei limiti dei fondi stessi. Le relative domande verranno istruite secondo il criterio cronologico di arrivo delle stesse.
Di seguito in forma sintetica due delle sette linee di finanziamento.
Partecipazione a fiere, mostre e missioni di sistema in Paesi esteri e per la partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali in Italia
Spese ammissibili: spese per area espositiva, spese logistiche, costo personale, spese promozionali e spese per consulenze connesse alla partecipazione a fiere in Paesi esteri e fiere internazionali in Italia.
Copertura del finanziamento: fino al 100% delle spese preventivate, entro un massimo del 15% dei ricavi dell’ultimo esercizio.
Importo massimo finanziabile: € 150.000.
Durata del finanziamento: 4 anni di cui 12 mesi di preammortamento in cui si corrispondono i soli interessi e 3 anni di ammortamento per il rimborso del capitale e degli interessi. Le rate sono semestrali posticipate a capitale costante.
Contributo a fondo perduto: 50%
Temporary export manager
Spese ammissibili: inserimento temporaneo in impresa di figure professionali specializzate (TEM), finalizzato alla realizzazione di progetti di internazionalizzazione attraverso la sottoscrizione di un apposito contratto di prestazioni consulenziali.
Copertura del finanziamento: fino al 100% delle spese preventivate, entro un massimo del 15% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati.
Importo massimo finanziabile: € 150.000.
Importo minimo finanziabile: € 25.000,00
Durata del finanziamento: 4 anni di cui 2 di preammortamento, in cui si corrispondono i soli interessi e 2 anni di ammortamento per il rimborso del capitale e degli interessi; le rate sono semestrali posticipate a capitale costante.
Contributo a fondo perduto: 50%
Possono accedere solo le società di capitali che hanno depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi.
Il nostro studio TDR, e il gruppo Commercioestero Srl può assistervi sia nella costruzione del vostro progetto consulenziale di crescita all’estero che nel supporto nella presentazione della domanda di finanziamento.
Per informazioni Anna Montefinese montefinese@tupponi-demarinis.it
A proposito di…
di Michele Lenoci
La Cina diventa il principale partner commerciale dell’UE, estromettendo gli Stati Uniti
I dati provvisori del commercio estero dell’UE diffusi da Eurostat rivelano che la Cina ha superato gli Stati Uniti come principale partner commerciale del blocco europeo durante i primi sette mesi del 2020. Il lieve aumento del 4,9% delle importazioni dal Paese asiatico e una moderata riduzione dell’1,8% delle esportazioni europee, unitamente alla significativa diminuzione degli scambi con gli Stati Uniti (-9,9% per vendite e -11,7% per gli acquisti) spiegano questa situazione, in un contesto segnato dalla crisi dovuta al coronavirus. In effetti l’evoluzione della pandemia ha segnato profondamente l’evoluzione del commercio dell’UE, in questo periodo, con un marcato calo degli scambi da gennaio e una ripresa dello slancio dalla fine di maggio, proprio quando le misure di contenimento gradualmente hanno cominciato ad allentarsi.
I consumatori in Medio Oriente e Nord Africa si aspettano cambiamenti significativi nello stile di vita dopo la crisi
L’ultimo rapporto “Future Consumer Index” pubblicato dalla società di servizi professionali EY rivela che il 69% dei consumatori intervistati nella regione del Medio Oriente e del Nord Africa ritiene che il proprio stile di vita cambierà in modo significativo, a lungo termine, a seguito della pandemia da coronavirus. Infatti l’84% dei consumatori intervistati dichiara di aver cambiato le proprie opzioni di acquisto verso un approccio in cui il rapporto tra qualità e prezzo ha più valore e in cui l’impegno nella realizzazione dei prodotti locali è molto più importante. Molti degli acquirenti stanno abbracciando questi valori per la prima volta. C’è anche un maggiore interesse per i prodotti a beneficio della salute e il 67% degli intervistati prevede di ridurre le proprie spese per beni considerati non essenziali. Questa tendenza alla frugalità e ai tagli alla spesa è maggiore che in altre regioni, poiché solo il 9% pensa di “tornare alla normalità” una volta superata la crisi, contro il 40% registrato su scala globale.
Le importazioni di carne continuano a crescere in Cina
Meat & Livestock Australia fa eco agli ultimi dati sulle importazioni cinesi, che indicano che la domanda di carne continua a prosperare, spinta dalla carenza di prodotti a base di carne di maiale a seguito di focolai di peste suina africana che hanno ridotto le mandrie del 40% a livello nazionale. Gli acquisti totali di carne dalla Cina sono saliti a 873.000 tonnellate a giugno, solo leggermente al di sotto del record di 902.000 tonnellate raggiunto a marzo. Tuttavia i dati per quell’ultimo mese includevano alcune spedizioni dei mesi precedenti ritardate dallo scoppio del coronavirus, il che indica, secondo il Portale specializzato, che probabilmente la domanda continuerà ad aumentare. Le importazioni di carne di maiale sono aumentate quest’anno del 153% rispetto all’anno precedente e Stati Uniti, Spagna e Germania hanno notevolmente aumentato le loro esportazioni per soddisfare questa crescente domanda. Tuttavia, e nonostante l’aumento degli acquisti internazionali, i prezzi di questa tipologia di prodotti nel mercato al dettaglio locale continuano praticamente a raddoppiare rispetto all’anno scorso.
Il valore delle esportazioni agricole della Polonia è aumentato del 7% nel primo semestre del 2020
Il governo turco ha comunicato, attraverso la sua Gazzetta ufficiale, di aver fissato una tariffa aggiuntiva fino al 30% sulle importazioni di oltre 800 articoli, compresi alcuni prodotti siderurgici, macchinari agricoli e da costruzione, pezzi di ricambio di automobili e televisori. Questa nuova tassa non si applica alle importazioni da quei paesi con i quali la Turchia ha un accordo di libero scambio e potrebbe essere ridotta dal 1° ottobre di un massimo di 10 punti percentuali. Ankara aveva già fissato tariffe aggiuntive sulle importazioni di dozzine di prodotti a metà di questo mese, tra cui congelatori, gioielli, lavastoviglie e dispositivi medici. In questo caso, le tariffe aggiuntive potrebbero raggiungere il 30% fino al 30 settembre e fino al 25% dopo tale data.
Gli importatori di frutta del Regno Unito cercano nuove rotte per ridurre le interruzioni dopo il periodo di transizione della Brexit
Il giornale specializzato “The Grocer” rileva come gli importatori di frutta del Regno Unito hanno iniziato a reindirizzare le loro rotte commerciali con l’Europa senza passare attraverso il collegamento tra Dover e Calais, al fine di ridurre al minimo le interruzioni che possono verificarsi dalla fine del periodo di transizione alla Brexit. I controlli alle frontiere nel Canale e le strozzature che possono verificarsi sono una delle maggiori preoccupazioni degli importatori britannici, quindi molte aziende hanno iniziato a cercare opzioni alternative. Inoltre la pandemia da coronavirus ha anche accelerato la rivalutazione delle rotte di approvvigionamento. I produttori di frutta e verdura sono particolarmente preoccupati per i ritardi, data la durata relativamente breve dei loro prodotti. La Spagna e i Paesi Bassi rappresentano oltre i due terzi delle importazioni di verdure del Regno Unito, rendendo questi paesi i più vulnerabili alle interruzioni.
Le esportazioni cinesi sono aumentate del 7,2% su base annua a luglio
L’ultima relazione sulle prospettive a breve termine nel settore agroalimentare pubblicata dalla Commissione europea indica che questo settore sta resistendo relativamente bene alla crisi e che si sta adattando in modo efficiente alle nuove circostanze, caratterizzate da interruzioni logistiche e aumento della richiesta. In effetti la chiusura del settore alberghiero e della ristorazione insieme a una maggiore tendenza allo stoccaggio “stanno avendo un impatto diretto sui produttori agroalimentari”. La domanda di prodotti agroalimentari di base come pasta, riso o frutta e verdura in scatola ha registrato un notevole aumento, mentre la domanda di beni di maggior valore, come carne di manzo, vino o formaggi speciali, che vengono consumati normalmente fuori casa, ha subito un grave deterioramento e deve adattarsi ai nuovi modelli di consumo. Pertanto, ad esempio, nonostante il fatto che le vendite al dettaglio di vino siano aumentate, si prevede che gli effetti negativi della chiusura di bar e ristoranti avranno un impatto significativo sul loro consumo, in particolare quello dei vini più costosi, fino a ridurlo di un 8% rispetto alla media registrata nell’UE negli ultimi cinque anni e che le esportazioni diminuiranno del 14% nel 2019/2020. D’altro canto, nel caso di prodotti suini e pollame, si prevede che la produzione e gli acquisti continueranno ad aumentare leggermente.
L’industria orologiera svizzera in guardia per gli effetti del coronavirus
Il quotidiano svizzero Neue Zürcher Zeitung fa eco della delicata situazione in cui versa parte dell’industria orologiera locale, a causa della paralisi da pandemia, riguardante la produzione bloccata per mesi, la perdita di acquisti da parte dei turisti e il calo generale delle esportazioni. L’analista di Bank Vontobel René Weber ha sottolineato che le esportazioni di orologi dovrebbero diminuire del 30% nel 2020, mentre le vendite sul mercato interno potrebbero diminuire ulteriormente e perdere tra il 40% e il 50%. “Dei circa 600 marchi di orologi esistenti, da 50 a 100 avranno difficoltà a sopravvivere a questa crisi“, afferma René Weber. Le imprese indipendenti più piccole che non fanno parte dei grandi gruppi come Swatch, Richemont o LVMH sarebbero le più colpite.
Attenzione su…
La figura dell’ “Agent” in India
di Marco Tupponi
In questo mio breve articolo illustro brevemente la figura dell’Agent per il diritto indiano che, contrariamente a quanto siamo abituati in Italia a qualificarlo giuridicamente, in India ricopre una gamma di poteri più ampia in quanto viene considerato un Mandatario (la figura di agente di commercio in India non è nettamente scissa dal contratto di mandato come per esempio lo è in tutta la normativa comunitaria) ex artt. 182 e ss. (per chiarezza e praticità inserisco la normative Indiana tratta dall’Indian Contract Act del 1872)
CHAPTER X AGENCY
Appointment and authority of agents
- “Agent” and “principal” defined.
An “agent” is a person employed to do any act for another, or to represent another in dealings with third persons. The person for whom such act is done, or who is so represented, is called the “principal”.
- Who may employ agent.—Any person who is of the age of majority according to the law to which he is subject, and who is of sound mind, may employ an agent.
- Who may be an agent.—As between the principal and third persons, any person may become an agent, but no person who is not of the age of majority and of sound mind can become an agent, so as to be responsible to his principal according to the provisions in that behalf herein contained.
- Consideration not necessary.—No consideration is necessary to create an agency.
- Agent’s authority may be expressed or implied.—The authority of an agent may be expressed or implied.
- Definitions of express and implied authority.—An authority is said to be express when it is given by words spoken or written. An authority is said to be implied when it is to be inferred from the circumstances of the case; and things spoken or written, or the ordinary course of dealing, may be accounted circumstances of the case.
Da quanto appena riportato emerge che l’agent “is a person employed to do any act for another, or to represent another in dealings with third persons.”
Ed inoltre è precisato all’art. 187 che l’incarico, quindi il vincolo giuridico, può nascere sia per accordo scritto che per accordo orale, dipende dalle circostanze, io aggiungo, incluso il “comportamento concludente”.
Proprio perché la figura dell’agent in India è assimilabile al mandatario (ciò accade anche in molti Paesi dell’America Latina) bisogna essere particolarmente cauti nel momento in cui si definiscono i poteri dell’agent.
Si tenga presente che l’agente di commercio (il commercial agent) ha il compito “semplicemente” di promuovere un bene od un servizio, mentre il mandatario è una figura giuridica che ha poteri più ampi (anche se meno rispetto a quello che aveva in diritto romano) perché può svolgere “uno o più atti giuridici” quindi anche vendere e comprare (sia che abbia la rappresentanza sia che non la abbia).
Da queste brevi note il suggerimento che mi permetto di dare è che in un contratto dove interviene un agent inserirei una clausola che potrebbe anche essere sovrabbondante, ma in questo caso “dove ci sta il più ci sta anche il meno”, che precisi che “qualunque attività posta in essere dall’agent dovrà sempre e comunque essere avallata e conclusa dall’imprenditore che aveva incaricato l’agent”.
Quindi che si riferisca all’agent nel senso di agente di commercio sia che ci si riferisca all’agent nel senso di mandatario, questo soggetto avrà sempre bisogno di un’attività del suo “dominus” sia che sia il principal nel senso di preponente sia che sia il principal nel senso di mandante.
Finanziamenti disponibili per l’Export
di Anna Montefinese
CAMERA DI COMMERCIO DI REGGIO EMILIA – BANDO PER INCENTIVI ALLE PMI PER VOUCHER INTERNAZIONALIZZAZIONE – ANNO 2020
Dal 19 ottobre 2020, con valutazione a sportello, per le micro, piccole e medie imprese (MPMI), anche in forma cooperativa aventi sede legale e/o unità operativa nella provincia di Reggio Emilia sarà possibile richiedere il contributo a fondo perduto rivolto alle PMI che intendono avviare o rafforzare la loro presenza all’estero attraverso l’analisi, la progettazione, la gestione e la realizzazione di iniziative sui mercati internazionali.
Gli ambiti di attività a sostegno del commercio internazionale dovranno riguardare:
Ottenimento o rinnovo delle certificazioni di prodotto necessarie all’esportazione nei Paesi Esteri o a sfruttare determinati canali commerciali (es. GDO), ovvero percorso finalizzato all’ottenimento delle certificazioni di prodotto; Sviluppo delle competenze interne attraverso l’utilizzo in impresa di Temporary Export Manager (TEM) e di Digital Export Manager (DEM) in affiancamento al personale aziendale. Il percorso dovrà essere finalizzato a favorire l’implementazione di una strategia commerciale e l’accrescimento delle capacità manageriali dell’impresa;
Lo sviluppo di canali e strumenti di promozione all’estero (a partire da quelli innovativi basati su tecnologie digitali) consistenti in: Realizzazione di “virtual matchmaking” ovvero lo sviluppo di percorsi individuali o collettivi di incontri d’affari B2B virtuali fra buyer internazionali e operatori nazionali, anche in preparazione ad un’eventuale attività di incoming e outgoing futura; Avvio e sviluppo della gestione di business on line attraverso l’utilizzo ed il corretto posizionamento su piattaforme/marketplace/sistemi di smart payment internazionali; Realizzazione di campagne di marketing digitale o di vetrine digitali in lingua estera per favorire le attività di e-commerce.
Sono finanziabili le spese del periodo compreso tra il 01/09/2020 e il 30/11//2021.
I voucher avranno un importo pari al 50% delle spese ammissibili, fino all’importo unitario massimo di € 5.000,00. Potranno comunque beneficiare del contributo camerale esclusivamente interventi il cui costo minimo sia pari o superiore a € 3.000,00 al netto di IVA e delle analoghe imposte estere.
FORMAZIONE FINANZIATA: PROSSIMA OPPORTUNITA’ DI FONDIRIGENTI
Fondirigenti ha promosso per le imprese del Sud con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, l’Avviso 1/2020 con un milione di euro.
Per partecipare le imprese devono essere iscritte a Fondirigenti e avere un dirigente. Sono escluse le imprese che hanno partecipato all’Avviso 1/2019.
La tempistica per presentare i piani è fino alle ore 12:00 del 26 ottobre 2020. Ogni impresa avrà a disposizione € 10.000.
Gli argomenti percorribili e soggetti al finanziamento sono: processi produttivi e gestionali, digitalizzazione, internazionalizzazione, marketing e comunicazione, risorse umane, sviluppo strategico.
Se la vostra impresa è iscritta a Fondirigenti, ha almeno un dirigente e non ha partecipato all’Avviso 1/2019 può cogliere questa opportunità e contattarci per sviluppare un percorso formativo concreto e costruito sulle vostre specifiche esigenze.
REGIONE VENETO – BANDO DIGITAL EXPORT DISPONIBILE FINO AL 13 LUGLIO 2020
In apertura la terza ed ultima finestra disponibile di questo bando (10 dicembre 2020).
L’obiettivo è sostenere le PMI venete nello sviluppo di processi e di percorsi di internazionalizzazione, che prevedono l’accesso o il consolidamento nei mercati esteri, attraverso l’utilizzo di servizi specialistici erogati da fornitori registrati sul “catalogo dei fornitori” pubblicato sul portale regionale Innoveneto (www.innoveneto.org). La nostra società Commercioestero Srl e lo Studio associato Tupponi, De Marinis, Russo & Partners sono accreditati e possono erogare tutte le voci consulenziali finanziate dal Bando.
Spese ammissibili
Servizi di consulenza/assistenza per:
A.1 – Pianificazione promozionale
B.1 – Pianificazione strategica
B.2 – Supporto normativo e contrattuale
C.1 – Affiancamento specialistico attraverso un Temporary Export Manager (TEM)
Scadenze
Dettagli sul tipo di sostegno: Contributo in conto capitale ai sensi dell’art. 18 (consulenze) del Reg. (UE) n. 651/2014
Intensità: Dal 30% al 50%, sulla base della tipologia di servizio specialistico e del richiedente, calcolata dalla spesa ammessa, effettivamente sostenuta e pagata per la realizzazione del progetto.
Sostegno massimo: 40.000 Euro
Durata del progetto: Massimo 12 mesi
Modalità di pagamento: A saldo, su rendiconto delle spese
Dettagli sulla domanda di ammissione: Valutativa a sportello – stanziamento di euro 1.000.000 su ciascun sportello.
Lo Studio Tupponi, De Marinis, Russo & Partners e il gruppo Commercioestero Srl, da sempre attori protagonisti nella ricerca di canali di finanziamento rivolti alle MPMI nei Bandi Regionali, Nazionali ed Europei sui temi dell’Internazionalizzazione è a disposizione per supportare le imprese interessate nella presentazione della richiesta di contributo, nell’elaborazione del progetto nonché nel supporto consulenziale e formativo per la realizzazione dei bandi.