Covid-19 – patto per l’export, e-commerce e finanziamenti
Anna Montefinese

A seguito dell’approvazione del decreto-legge del 6 aprile 2020 che introduce le misure urgenti per le imprese saranno avviati anche incontri con associazioni di categoria e imprese con l’obiettivo di rilanciare il commercio estero e promuovere nel mondo i prodotti Made in Italy. Da martedì 14 al 21 aprile si svolgeranno, infatti, al Ministero degli Affari Esteri, in video conferenza, dei tavoli verticali che vedranno in particolare il dibattito sui seguenti punti: l’incremento dell’offerta di finanza agevolata per l’export date le risorse aggiuntive (400 mln di euro) stanziate per il fondo gestito da Simest, la comunicazione strategica del Made in Italy, una strategia di e-commerce più vasta considerando il carattere prioritario che tale canale ha in questo periodo, la digitalizzazione, l’ammodernamento del sistema fieristico, la pubblicazione di nuovi bandi per Temporary export manager e digital manager.

Per quanto riguarda invece le misure urgenti in sostegno alle imprese, il decreto-legge nella sezione dedicata all’export interviene con misure specifiche su accesso al credito, sostegno alla liquidità, all’esportazione, all’internazionalizzazione e agli investimenti.

Le misure adottate prevedono garanzie da parte dello Stato per un totale circa di 200 miliardi di euro concesse attraverso la società SACE Simest, del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, in favore di banche che effettuino finanziamenti alle imprese sotto qualsiasi forma.

In particolare, la garanzia coprirà tra il 70% e il 90% dell’importo finanziato, a seconda delle dimensioni dell’impresa, ed è subordinata a una serie di condizioni tra le quali l’impossibilità di distribuzione dei dividendi da parte dell’impresa beneficiaria per i successivi dodici mesi e la necessaria destinazione del finanziamento per sostenere spese ad attività produttive localizzate in Italia.

Nel dettaglio:

  • le imprese con meno di 5.000 dipendenti in Italia e un fatturato inferiore a 1,5 miliardi di euro ottengono una copertura pari al 90% dell’importo del finanziamento richiesto e per queste è prevista una procedura semplificata per l’accesso alla garanzia;
  • la copertura scende all’80% per imprese con oltre 5.000 dipendenti e un fatturato fra 1,5 e 5 miliardi di euro e al 70% per le imprese con fatturato sopra i 5 miliardi;
  • l’importo della garanzia non potrà superare il 25% del fatturato registrato nel 2019 o il doppio del costo del personale sostenuto dall’azienda;
  • per le piccole e medie imprese, anche individuali o partite Iva, sono riservati 30 miliardi e l’accesso alla garanzia rilasciata da SACE sarà gratuito ma subordinato alla condizione che le stesse abbiano esaurito la loro capacità di utilizzo del credito rilasciato dal Fondo Centrale di Garanzia.

Il decreto potenzia ulteriormente il Fondo di Garanzia per le PMI, aumentandone sia la dotazione finanziaria sia la capacità di generare liquidità anche per le imprese fino a 499 dipendenti e i professionisti.

Il Fondo – già ampliato dal decreto “Cura Italia” (decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18) con 1,5 miliardi di euro – completa così la sua trasformazione in strumento a supporto della piccola e media impresa, a tutela di imprenditori, artigiani, autonomi e professionisti, nonché a salvaguardia dell’export e di tutti quei settori che costituiscono le eccellenze del Made in Italy.

È inoltre previsto un forte snellimento delle procedure burocratiche per accedere alle garanzie concesse dal Fondo.

Il decreto potenzia anche il sostegno pubblico all’esportazione, per migliorare l’incisività e tempestività dell’intervento statale. L’intervento introduce un sistema di coassicurazione in base al quale gli impegni derivanti dall’attività assicurativa di SACE sono assunti dallo Stato per il 90% e dalla stessa società per il restante 10%, liberando in questo modo fino a ulteriori 200 miliardi di risorse da destinare al potenziamento dell’export.

L’area Finanziamenti dello Studio associato Tupponi, De Marinis, Russo & Partners tiene costantemente monitorate le opportunità a sostegno delle imprese sia erogate a livello regionale, nazionale ma anche europeo con un focus sempre orientato all’export al fine di consentire alle proprie imprese clienti di accedere agli stessi ed essere supportati in tutte le fasi dalla presentazione della domanda di accesso al finanziamento, gestione del progetto fino alla procedura di rendicontazione.