L’ultimo rapporto sul “Commercio di prodotti agroalimentari nel 2018” pubblicato all’inizio del mese di settembre dalla Commissione Europea indica che i prodotti agricoli rappresentano il 7% di tutti i beni esportati dall’UE nel 2018 e si sono classificati al quarto posto per importanza nell’export UE dietro le vendite di macchinari, altri manufatti e prodotti chimici. Le esportazioni di prodotti emblematici, come vini, liquori o alimenti per bambini, che occupavano anche le prime posizioni in termini di volumi di vendita, sono aumentate anche rispetto a quelle registrate negli anni precedenti. Questo fatto, insieme all’ampia gamma di prodotti offerti, ha consolidato la competitività dell’offerta europea. Le industrie e i servizi legati all’agricoltura e all’alimentazione forniscono insieme quasi 44 milioni di posti di lavoro nell’UE. La catena di produzione e trasformazione alimentare rappresenta quindi il 7,5% dell’occupazione e circa il 3,7% del valore aggiunto totale nell’UE.
Le principali destinazioni delle esportazioni agroalimentari dell’UE hanno continuato a essere gli Stati Uniti nel 2018, con un peso del 16%, la Cina, che rappresenta l’8,1% delle vendite, la Svizzera, con il 6%, e Giappone, con 4,8%. Anche le vendite di questo tipo di merci alla Russia hanno continuato a crescere, sebbene a un ritmo più lento dell’1,9%, dopo le cadute subite dal 2013 a causa dell’embargo realizzati dalle autorità locali su alcuni prodotti. L’aumento delle esportazioni di altri beni non soggetti a veto ha contribuito in modo decisivo a questa evoluzione positiva, che ha permesso alla Russia di rappresentare un altro 4,8% delle vendite totali.
L’UE è leader nel commercio agroalimentare globale
Michele Lenoci
Ottobre 2019
lenoci@tupponi-demarinis.it