La vendita al dettaglio austriaca continua a crescere con le vendite del 2021 che hanno superato i valori pre-pandemia
Michele Lenoci

Secondo i dati pubblicati da Statistik Austria, l’Istituto Statistico Austriaco, le imprese austriache del commercio al dettaglio (auto escluse e comprese le stazioni di servizio) hanno registrato nel 2021 un aumento del fatturato, rispetto all’anno precedente, del 5% in termini nominali e del 2,9% in termini reali. La rimozione di restrizioni e altre misure ha favorito, nel 2021, il commercio al dettaglio austriaco, in particolare quello specializzato in prodotti alimentari, bevande e prodotti del tabacco, con un aumento nominale dell’1,7% e dello 0,4% in termini reali. Lo stesso hanno fatto le vendite al dettaglio non alimentari con una crescita del 6,1% nominale e del 4,5% reale. Per settori, le vendite al dettaglio non alimentari si sono evolute come segue: Farmacie e cosmetici: +11% di crescita nominale e +9,3% di crescita reale; Abbigliamento e calzature: 3,8% e +2,0%; Mobili, bricolage e articoli elettrici: +4,3% e +2,3%; Altro commercio al dettaglio (libri, articoli sportivi, ecc.): +6,1% e +4,9%; Spedizione online e vendita al dettaglio: 1,1% in entrambi i casi. Rispetto al corrispondente periodo prima della crisi, da gennaio a dicembre 2019, le vendite al dettaglio (in termini reali) sono cresciute del 2,7%. Sono escluse da questa positiva evoluzione economica le stazioni di servizio (-8,9%) e il commercio al dettaglio “Abbigliamento e calzature” (-21,2%), che registrano un calo dei volumi di vendita rispetto al 2019.